60esimo Parrocchia 17.11.1963-17.11.2023

Domenica 28 febbraio

No all'inequità che genera violenza

Dt 6,4a; 18,9-22; Sal 105 (106); Rm 3,21-26; Gv 8,31-59

Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: Diventerete liberi?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato». (Gv 8,31-34)

La pagina del Vangelo svela l’inganno in cui cadiamo spesso noi cristiani di lunga tradizione, che ci sentiamo sicuri della nostra fede e del nostro modo di viverla: è l’inganno che fa pensare di essere autentici e liberi, mentre in realtà siamo schiavi di un modo di fare, di dire e di essere che non corrisponde al Vangelo. Dobbiamo riaprire gli occhi, rientrare in noi stessi e saperci osservare. La favola del re nudo ci ricorda che il bambino é colui che non si lascia condizionare da mille argomentazioni o rare riflessioni, ma che dice semplicemente quello che “vede”, non preoccupato del parere degli altri. E questa la profezia della autenticità di cui ha bisogno la Chiesa.

Preghiamo

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sia gioia. Salmo 1