60esimo Parrocchia 17.11.1963-17.11.2023

Pensieri da Presepe

Le orme dei pensieri non sempre calpestano la strada dei ricordi, ma sicuramente seguono la via delle emozioni, delle fatiche e delle sfide affrontate…

“Patrizio vai tu a prendere le travi? Non so… ci vuole il camion… chiedo a mio cognato Luigi se me lo dà! Occorre anche portare il palco… visto che hai il camion… Il soffitto io lo farei di faesite e poi metterei delle travi e poi fisserei dei faretti e poi…. Marco aspetta che prima dobbiamo pensare alle piastrelle del pavimento! Le porto io! Io il pavimento lo farei inclinato… Tu dimmi come lo devo fare ed io lo faccio! Per le porte avete chiesto a Enrico… magari riesce a farle lui… si lo so che ha quasi ottantott’anni! Le finestre… le finestre, due finestre… una verticale a quattro vetri e una orizzontale a tre vetri: ecco le sette Opere di Misericordia… Tu sei pazzo se vuoi illuminarle dal dietro! Le stampe sono da ordinare… speriamo non costino troppo su carta trasparente! Non azzardarti a forare i pannelli laterali! Alvaro le tagli tu le piastrelle? Tu vorresti tagliare le piastrelle in chiesa? Potremmo fare anche la fuga… tra le piastrelle, intendo! Sì, e poi magari ci passiamo anche la cera per i pavimenti! Le statue sono da sistemare: stuccare, colorare, lucidare… a Gesù Bambino occorre ricostruire un piedino e le manine sono da sistemare… Giancarlo taglia quelle travi del soffitto, non vedi che escono troppo! Potremmo anche mettere le tegole… magari anche un comignolo e poi fare uscire del fumo e piazzare dentro casa una vecchia stufa e poi della legna o… se costruissimo un piccolo camino? Le pareti le dipingerei di bianco, bianco sporco, no meglio grigio… Hai tempo per disegnare una finta finestrella, lassù in alto, anche solo schizzata, io la farei tonda… chiusa da un’inferriata! Amarillo cosa disegniamo sulle porte? Mi piacerebbe una “annunciazione” fatta in ferro battuto… però disegnata… il tempo è tiranno, ma magari riesco! Domani ho un altro impegno e non posso venire… Fabrizio abbassa la luce del faretto centrale! Perché hai fatto quei mattoni a vista, quei muri scrostati? Sul tavolo vuoi la tovaglia sporca? Sì, dai… sono segni di una casa piena di vita, piena di quotidianità, con tutte quelle “crepe” che ogni giorno ci affliggono! Meno male che dopo… dopo? Dopo troviamo i piatti con il pane, bicchieri con il vino e l’amicizia di Gesù! I piatti… sono poi da lavare… Don Gabriele hai trovato un titolo per la porta? Certo: “Porta della tenerezza”… anche il Papa ne ha parlato… e poi… quell’Annunciazione… Tato hai ramazzato il pavimento? Passo anche la polvere sulle panche e magari… faccio un giro con il “mocio”. Lascia stare, tanto la pulizia di “fine” la faremo domani con Arcadio e Raffaele. La porta non chiude bene! Porcamiseria… dobbiamo tagliarla… Li hai fatti i blocchi di fissaggio delle ante? La paglia o la segatura sotto le statue della Natività? Sarà bello avere il Bambino così vicino da poterlo toccare, accarezzare e… baciare! Quanto lavoro per un solo mese d’esposizione! L’anno prossimo vi arrangiate… Ma dai che proprio tu hai detto la stessa cosa l’anno scorso! Già… in fondo… in fondo è bello ritrovarsi a realizzare quel messaggio d’amore e di tenerezza che si trova nel Presepe. E se… non piace? Già... le critiche non mancano mai! Ma se non lo facciamo, se non viene fatto il Presepe, se anche qui nella nostra chiesa non diamo testimonianza alla nascita del Salvatore, allora … Vinceranno quelli che amano la violenza… e la sopraffazione e… la libertà della Verità, donataci proprio in quel giorno, resterà velata! A proposito di veli, hai fatto lavare il telo azzurro? Porcamiseria… me ne stavo scordando! Amarillo, vieni a mangiare una fetta di panettone! Però a me piace lo spumante dolce… con il dolce ci vuole il dolce! Don, ma tu solo la cioccolata hai portato? Stasera non ho cenato e volentieri mangio una fetta di panettone… ma siete sicuri che sarà tutto pronto per la vigilia?.......... “

Ora che l’obiettivo è raggiunto, che la fatica è stata premiata da un sorpreso e semplice: “ooohhh” di un bimbo e che qualche insipido adulto ha ribadito il suo: “…sempre peggio!”, posso scrivere nel libro della memoria l’ennesima esperienza di antipatici scoraggiamenti e piacevoli entusiasmi condivisi con tanti Amici in numerose e impegnative serate di lavoro. Volere realizzare il grande presepe nella nostra chiesa è da sempre un significativo regalo alla nostra comunità di S. Ambrogio! E’ una concreta preghiera per dire: “…Ti voglio bene!” a Gesù Bambino! Nulla di più!!!

Amarillo