60esimo Parrocchia 17.11.1963-17.11.2023

prima immagine, le tentazioni

Domenica 18 dicembre, liturgicamente “Domenica della incarnazione e al secolo l’ultima prima di Natale si è tenuto il secondo incontro del gruppo giovani famiglie, dopo lo scorso novembre e si è tenuto presso le strutture della nostra parrocchia.

Dopo un primo esame individuale siamo passati al confronto interno alle varie famiglie, e il compito di ognuno era quello di provare a immedesimarsi in uno o più dei protagonisti della parabola. quindi si è arrivati alla condivisione comunitaria, e i punti salienti che qui consegniamo a tutti possiamo riassumerli così:

  1. La carità (amore) è il movimento che, partendo dalle viscere mi spinge a prestare attenzione al mio prossimo fino a farmi intervenire verso l’altro molto concretamente riguardo i suoi bisogni.
  2. Il mio prossimo è chiunque io incontro a partire dai più vicini e dai più piccoli.
  3. Quindi io mi prenderò cura di chi ha bisogno a partire dalla mia famiglia (marito/moglie, figli, fratelli, genitori e così via).
  4. Per una maggiore aderenza al Vangelo però non possiamo fermarci qui, ma dobbiamo sempre avere lo “sguardo del cuore” oltre le mura domestiche e comunitarie come ci esorta a fare il profeta Isaia: È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Is 58, 5 - 10.
  5. E questo ancora non esaurisce né i bisogni del prossimo, né la mia possibilità di donarmi e donare; perciò ecco la necessità di aprirsi ad orizzonti di misericordia sempre in divenire, ad una dimensione di vita inedita rispetto alla corrente concezione..

Non possiamo dimenticare che la spinta alla condivisione vera ci viene da Gesù stesso che nel Natale arriva ad incarnarsi, abbassandosi per amore nostro fino a raggiungerci.

Dopo aver fissato il calendario dei prossimi incontri almeno fino a Pasqua, una frugale cena condivisa ha suggellato la domenica insieme. Sui volti e nelle parole si notava una certa soddisfazione, forse almeno quella di aver ri-trovato un punto di riferimento, forse l'aver incontrato ancora una volta il Signore là dove Lui ci ha convocato e averlo incontrato in forma di famiglia.

Abbiamo quindi concluso l’incontro con la preghiera e ci siamo scambiati gli auguri con l’aiuto di pandoro, spumante e bibita. auguri che allarghiamo anche a tutti voi lettori.

Aurora e Ruggero

Buon Natale e Felice anno nuovo