60esimo Parrocchia 17.11.1963-17.11.2023

foto di gruppo

Il tempo dell’attesa è concluso, Gesù il Salvatore è nato!

Ogni anno nel rivivere la natività mi piace immaginare la scena che la tradizione ci ha consegnato attraverso il presepio: Maria, la donna del sì, che ha accolto nel suo grembo il Salvatore è vicina a Giuseppe, l’uomo giusto e pio che ha aperto il cuore al misterioso disegno di Dio; entrambi guardano Gesù bambino nella mangiatoia che si sente accolto e amato dai suoi genitori. Egli è guardato da Maria e Giuseppe ed ora è guardato da tutti noi che accogliamo commossi e gioiosi il suo sguardo di bimbo, stupiti dalla sua innocente bellezza, la bellezza del Figlio di Dio fatto uomo.

Ecco perchè l’incarnazione di Gesù è ogni anno motivo di grazia e gioia, letizia e speranza, che ci fa riunire attorno al presepe come una grande famiglia.

Nel responsorio della Messa Vigiliare del Santo Natale così abbiamo cantato:

Riluce il tuo presepe, Signore;
la notte spira una luce nuova.
Nella tua nascita verginale,
o Redentore degli uomini, vieni!

Non per concorso d’uomo,
ma per l’azione arcana dello Spirito,
nella tua nascita verginale,
o Redentore degli uomini, vieni!

In queste parole la sintesi del mistero grande della Incarnazione: secondo la volontà del Padre, per azione dello Spirito Santo, Gesù si è fatto carne ed ha posto la sua tenda in mezzo a noi, è disceso dal cielo e ha assunto la natura umana per condividere con noi tutta la sua vita rivelandosi agli uomini come il Salvatore.

Come diceva Papa Benedetto XVI, il Natale è fermarsi a contemplare quel Bambino, il Mistero di Dio che si fa uomo nell’umiltà e nella povertà, ma è soprattutto accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, che è Cristo Signore, per vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni. Celebrare il Natale è quindi manifestare la gioia, la novità, la luce che questa Nascita ha portato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della vera novità, della luce di Dio agli altri.

Notizie dal Seminario

Ho nel cuore sentimenti di vera gratitudine al Signore per il periodo di Avvento trascorso e per la vita in Seminario vissuta. Durante questo tempo forte si è intensificata la preghiera e abbiamo vissuto un vero tempo di attesa di cui sottolineo momento dell’Adorazione Eucaristica del giovedì sera e del venerdì pomeriggio, tempo di dialogo, incontro, affidamento e abbandono al Signore Gesù. Significativo per la Chiesa e quindi per ciascuno di noi l’inizio dell’Anno Giubilare che ci invita ad accogliere la Misericordia di Dio che come dice papa Francesco è “l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro”.

Non ho potuto essere presente i giorni della festa del nostro amato patrono Sant’Ambrogio poichè con alcuni giovani di Castiglione Olona (parrocchia in cui presto il mio servizio pastorale) guidati dall’Arciprete, don Ambrogio Cortesi, abbiamo vissuto un ritiro spirituale presso il Monastero delle Monache Romite del Sacro Monte di Varese. È stato un tempo prezioso di preghiera e meditazione, condivisione e confronto molto importante e ben vissuto in cui ci è stato possibile visitare la cripta del Santuario recentemente aperta al pubblico.

Durante il periodo tra Natale e l’Epifania sarò a Seregno per le consuete ferie che saranno utili per passare un po’ di tempo in città e per prepararsi agli esami che inizieranno il 9 gennaio, subito dopo il rientro in Seminario.

A tutti voi il mio più caro augurio per un Santo Natale ed un lieto anno nuovo!

Giovanni