In occasione della festa del nostro patrono vogliamo sostare un pochino a rivolgere i nostri pensieri alla figura di questo santo vescovo; ricordando come venne eletto alla guida della diocesi di Milano.
Ambrogio, nativo di Treviri, nell’attuale Germania, era il governatore della città di Milano e godeva presso tutto il suo popolo di tanta stima e autorità. La tradizione narra che nel corso di un’assemblea su suggerimento ad alta voce di un bambino, fu proposto come vescovo, pastore della comunità cristiana e della città intera.
Egli sulle prime ritenne di non meritare questa carica dato che era solo catecumeno e quindi non ancora battezzato, ma la gente lo voleva vescovo a tutti i costi perché non conosceva uomo più giusto e più buono.
Col parere positivo perfino dell’imperatore Ambrogio si dispose allora a ricevere il battesimo e data la sua impreparazione, prese come guida il prete Simpliciano (che poi gli succedette nell’episcopato).
Il 30 novembre 374 ricevette il battesimo ed il 7 dicembre fu consacrato vescovo. Studiava assiduamente le Scritture e si applicava con cura veramente di pastore alla predicazione e all’istruzione religiosa del suo popolo. Si dedicò anche al rinnovamento della liturgia e compose inni bellissimi che si diffusero rapidamente in tutta la Chiesa occidentale e serviranno da esempio a canti composti in seguito.
Durante la solenne liturgia eucaristica della mattina del 7 dicembre, che ci ha regalato tanto gioioso stupore e desiderio di crescere nella fede e nella testimonianza, il nostro caro prevosto, mons. Bruno Molinari, che presiedeva la celebrazione, ha benedetto una nuova icona di S. Ambrogio, la quale godrà ti tanta venerazione presso le nuove aule del catechismo nel nostro stupendo oratorio.
L’ icona, voluta da Don Renato, è stata “scritta” dall’iconografa Laura Rossi, secondo la tecnica antica di queste produzioni artistiche e sacre. Tecniche che ancora oggi vengono utilizzate mantenendo inalterata una tradizione più che millenaria grazie a persone che lavorano nella preghiera, nel nascondimento e in semplicità.
Laura Rossi, originaria della Brianza, ex giovane dell’oratorio di don Renato a Vedano al Lambro, attualmente vive e lavora presso il suo agriturismo sulle colline che fanno da corona ad Umbertide, nella diocesi di Gubbio e da anni collabora anche coi maestri iconografi Laura e Giovanni Raffa.