Grande è la misericordia del Signore
Prima di entrare nel tempo santo della Quaresima la liturgia ambrosiana invita anzitutto a cogliere nella disponibilità del Signore a perdonare la condizione di possibilità del proprio itinerario di conversione. L’Ultima domenica dopo l’Epifania, caratterizzata dalla celebrazione dell’infinita misericordia di Dio, assume in quest’anno giubilare un particolare significato, data la sintonia tematica. Il libro del Siracide assicura che egli è paziente e abbonda nel perdono. L’apostolo Paolo nella sua lettera esorta a far prevalere la carità nei riguardi di chi lo ha rattristato. Con grande efficacia è introdotta la proclamazione del Vangelo dal versetto dell’alleluia, tratto da alcuni passi della Prima lettera di san Giovanni: “Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi; se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”. Queste parole illuminano la vicenda di Zaccheo: scrutato nel profondo dallo sguardo del Signore Gesù, il capo dei pubblicani apre il suo cuore alla misericordia e diviene, a sua volta, capace di condividerla con quel prossimo che prima era solo vittima del suo egoismo.
(Don Norberto Valli, in "La Vita in Cristo e nella Chiesa")
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