Giornata intensa quella di lunedì 15 febbraio!

Il Vicario Episcopale Mons. Patrizio Garascia in visita alla nostra parrocchia per l’intera giornata, a partire dalla recita delle Lodi e la celebrazione della Messa delle 8.30 con il rito dell’imposizione delle ceneri.

Bella omelia, semplice e diretta. La prima beatitudine. Beati i poveri in spirito.

“Il povero in spirito è colui che è di animo aperto , che ha il cuore spalancato e quindi vive un rapporto con il Signore di “mendicanza”; sa che senza il Signore lui non esiste; io non esisto senza il Signore; è Lui che mi crea;mi crea anche adesso, mi salva”

Il momento che abbiamo vissuto un po’ più “da vicino” noi catechiste, è stato quello dell’incontro di don Patrizio con i bambini durante l’ora di catechismo.

Ha da subito creato anche con loro un clima disteso e amico.

Abbiamo iniziato con una preghiera che il Vicario ha proposto ai bambini dopo aver aperto il Tabernacolo e aver messo bene in evidenza Gesù. “Gesù Vero!”

visita del Vicario ai ragazzi del catechismo

È stato un momento intenso per i nostri piccoli che all’Eucarestia non si sono ancora accostati.

Ha chiesto poi ai bambini un argomento trattato a catechismo e alla risposta “la storia della croce” ha iniziato a parlare loro proprio della Croce. Parole molto semplici per argomenti così importanti.

“La Croce è uno dei simboli fondamentali del nostro essere cristiani. Quando iniziamo la preghiera facciamo il segno della croce e tutte le volte che facciamo questo segno sulla nostra persona dobbiamo farlo con tanta fede.

È molto importante per noi questo segno. Perché è il riassunto del Comandamento di Gesù - Amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua mente, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua forza e il prossimo tuo come te stesso.

Nella croce, formata da due pali, il palo verticale ci ricorda l’amore per Dio e il palo orizzontale ci ricorda l’amore per tutti i nostri fratelli.

Gesù tiene insieme questi due pali perché quando Lui muore in croce sta attaccato a tutti e due i pali.

Quindi quando facciamo il segno della croce, pensiamo alla Croce, quella Croce dove Gesù si è steso per dare la vita per amore”.

Abbiamo poi vissuto il rito delle ceneri

“CONVERTITI E CREDI AL VANGELO”

imposizione cenere “Il gesto delle ceneri è quello della Quaresima. Quando inizia la Quaresima i cristiani mettono sulla testa un po’ di cenere. Questa cenere, fatta bruciando l’ulivo benedetto della domenica delle Palme. E’ un gesto antichissimo; mettere qualche granello di cenere benedetta sul capo significa che io mi impegno, con l’aiuto di Gesù e con l’aiuto di Maria Madre di Gesù e Madre nostra, a vivere bene la Quaresima. E’ un gesto di conversione del cuore, vuol dire che io, a partire da questo gesto, ce la metto tutta per amare Gesù e amare i fratelli”.

Il Vicario ha poi benedetto le ceneri recitando queste parole: “Padre buono e Santo ascolta la nostra voce, benedici questa cenere che ci poniamo sul capo, fiduciosi della Tua misericordia ed esercita su di noi la Tua azione perché tutti i cristiani con questo gesto di penitenza ottengano la grazie della conversione del cuore e il perdono dei peccati. Amen”

Infine, la consegna al Vicario del cartellone realizzato con le foto portate dai bambini alla messa del 24 gennaio, presieduta proprio da Mons. Garascia.

vicario con cartellone dei bambini