Martedì 16 febbraio
No a un’economia dell’esclusione
Gen 3,1-8; Sal 118 (119),1-8; Pr 3,1-10; Mt 5,13-16
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. (Mt, 5,16)
Quando Gesù con la sua parola parla al cuore nella vita quotidiana noi diventiamo persone luminose e il nostro agire diventa evidentemente buono. Siamo luce, certo, ma evitiamo la tentazione di fare cose buone per essere riconosciuti e applauditi. Rimaniamo il più nascosti possibile, perché se la luce entra direttamente negli occhi acceca. La luce illumina ogni cosa, ma mai dobbiamo guardare direttamente alla luce. Non è alla luce che bisogna guardare, ma alle cose che dalla luce sono illuminate. Il frutto del nostro ascolto della Parola deve rimandare solo al Padre nostro che è nei cieli, colui che rivela a noi la nostra vera identità.
Preghiamo
Dio Padre tu ci hai fatti luce e sale. Donaci la forza di non tradire la tua fiducia oscurando il mondo con la nostra tiepidezza ma facci testimoni del tuo sapore nuovo. Amen.